FOOD IN FILM FESTIVAL: ECCO I VINCITORI

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FOOD IN FILM FESTIVAL: ECCO I VINCITORI

Si è conclusa domenica 10 giugno a Barolo, nella splendida cornice dell’Enoteca Regionale del Barolo, la premiazione finale della quarta edizione del FOOD IN FILM FESTIVAL! Dopo una settimana la cui ricchezza di spunti ha saputo catturare e trattenere l’attenzione del pubblico e dei numerosi ospiti presenti, fra cui una folta rappresentanza internazionale – dai giurati Mousa Alijani (Iran) e Marina Obradovic (Yugoslavia) alla regista Johanna Tschautscher e Beni Altmuller (austriaci, regista e protagonista del film a lui dedicato e qui presentato in anteprima mondiale) passando per Rodrigo Diaz (Cile, che ci ha portato il film di Fernando Perez “Suite Habana”), e Marcela Bracalenti (Argentina, artista autrice del premio La barbatella 2007, assegnato al film scelto dalla giuria).
Ma vediamo, appunto, quali sono stati i vincitori dei premi di questa quarta edizione!



Premio DELLA GIURIA



La giuria composta da Mousa Alijani, Marco Di Castri, Marina Obradovic, Emilia Patruno e Silvestro Serra, apprezzato l’alto valore della selezione presentata ha deciso di conferire il premio della giuria al film:



IL RABDOMANTE

Fabrizio Cattani – Italia, 2006

con la seguente motivazione:

“La rilevanza e l’attualità del tema trattato, la grande sensibilità narrativa, la qualità dell’interpretazione e della regia e non ultimo l’interessante formula produttiva applicata per la prima volta in Italia sono i fattori che hanno determinato la nostra scelta.”



Premio DEL PUBBLICO – People Choice Award



Durante la settimana di questa quarta edizione del Food In Film Festival, il pubblico presente in sala ha espresso il proprio gradimento su ogni film in competizione attraverso una valutazione da 1 a 5. La media delle valutazioni raccolte ha permesso di individuare il film preferito dal pubblico, che è stato:

SUITE HABANA

Fernando Pérez, Cuba/Spagna 2003, 84’

Ascoltando i commenti del pubblico all’uscita della proiezione, ciò che ha colpito in questo poetico film senza parlato è stata una certa atmosfera latinoamericana che si è scoperta affine a quella dell’animo langarolo per la riservatezza dei sentimenti, il gusto del silenzio, la non ricerca del superfluo e soprattutto un ritmo rallentato, cadenzato dalle esigenze di uno stile di vita più ‘umano’ che qui nelle Langhe ancora sopravvive.



PREMIO SPECIALE COMITATO D’ONORE Special Awards



Il premio consiste in un elemento che ha origine dalla vigna o dalla cantina – nel 2005 un tralcio di vite dei Cannubi, una delle più prestigiose vigne di Barolo, nel 2006 una parte di doga arricchita da elementi in tartaro provenienti da una botte – abilmente lavorati dallo scultore tedesco Johannes Jütten, in memoria di un grande viticultore di Langa – Bartolo Mascarello – donati dalla figlia Maria Teresa. Viene consegnato al lavoro che, fra tutti quelli presentati, meglio rappresenta il territorio come valore. Anche il 2007 vede un’opera inedita di Johannes Jütten.

“Premesso che molti dei film presentati offrivano spunti di grande interesse dal punto di vista del legame con il territorio, si sono ritenuti degni di speciale menzione, a fianco di un capolavoro assoluto della documentazione come NANOOK OF THE NORTH di Robert Flaherty, esemplare per precisione, rigore e intensità della rappresentazione, il documentario DARWIN’S NIGHTMARE di Hubert Sauper, per la capacità di riconoscere nello stravolgimento di un ecosistema (il lago Vittoria) i drammatici segni della globalizzazione, e STORIE EBRAICHE e STORIE VALDESI della serie “Il cibo dell’anima” di Piero Cannizzaro, per la capacità di ancorare ad uno spazio storico concreto riflessioni di portata più ampia, con interessanti spaccati di dialogo interculturale ed interreligioso (i cuochi arabo-islamici e arabo-cristiani dei ristoranti ebraici del ghetto)”.



PREMIO 1° EDIZIONE LA CONTESSA BERTA



Il 2007 anno delle Pari Opportunità, vede nascere il premio dedicato dal Circolo promotore alla Contessa Berta. Il nome, singolare per un’appartenenza cinematografica, è invece estremamente significativo per il territorio e per il sottinteso socio-culturale: Berta era la contessa eretica, figura leggendaria nel racconto dei Catari di Monforte, bruciati sul rogo a Milano dopo l’arresto da parte degli armigeri inviati da Ariberto d’Intimiano.
Era l’anno 1028, una storia lontana, ma documentata: la studiosa francese Anne Brenon sostiene che i primi roghi in Europa divamparono per gli eretici di Orleans e di Monforte d’Alba. Connubio quindi di cinema-territorio, cinema-cibo, cinema-cibo e cultura. Meglio bruciare che rinunciare, è il motto cataro. Un premio alle donne creative, di cinema e altro, che hanno creduto e saputo realizzare i propri sogni e le proprie eresie, coerenti con un percorso non sottoposto ad esigenze di mercato e di immagine e fedeli ad un’etica umana e sociale. In nome di tutte quelle figure silenziose, testarde, perseveranti, spesso solitarie, che continuamente portano alla luce storie e memorie e traducono utopie in ogni parte del mondo.

Questo primo anno vede la consegna del premio a Ines Cavalcanti, straordinaria postina nel film vincitore del Premio del Pubblico 2006 Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti, personaggio di spicco della cultura occitana, che ha contribuito, e non poco, a realizzare i sogni degli altri. Ottimo auspicio di un premio pensato e voluto da donne per donne.

Il premio consiste in una bottiglia del pregiato barolo chinato donato da Baldo Cappellano, grande eretico del vino, come grande eretica è la sua bottiglia, che nasce dalla tradizione familiare del bisnonno farmacista, contaminando il barolo con china e spezie segrete.

2007-06-10T00:00:00+00:00 June 10th, 2007|Categories: Uncategorized|